13 MARZO 2020
A partire da sabato 14 marzo, e fino a venerdì 3 aprile compresi, saranno chiusi tutti gli ecocentri ed ecomobili del territorio ASVO.
La chiusura, che potrà essere prorogata in caso di rinnovo del decreto #iorestoacasa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, si rende necessaria a causa dell’eccessivo afflusso di persone nelle strutture, registrato in questi giorni, nonostante la prescrizione di uscire solo per motivi di lavoro, salute e necessità stringenti come le spese alimentari e nonostante l’appello di ASVO a posticipare i conferimenti.
Il massiccio afflusso, infatti, non garantisce il rispetto della distanza di sicurezza tra i cittadini e gli operatori di ecocentri ed ecomobile, e rende estremamente difficoltoso per gli operatori contingentare gli accessi, come previsto dal Decreto.
ASVO fa appello al senso civico di tutti e invita i cittadini a non abbandonare rifiuti e oggetti ingombranti o pericolosi in strada, intorno ai cassonetti o davanti all’ingresso degli ecocentri.
Si ricorda agli utenti che rimane attivo il servizio ritiro a domicilio degli ingombranti prenotando la raccolta al numero verde 800 70 55 51 attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 15:00. Il numero verde è anche attivo per richieste di informazioni o segnalazioni riguardante il servizio raccolta e gli altri servizi di igiene urbana.
Gli uffici operativi del servizio raccolta rispondono via mail anche nel fine settimana all’indirizzo segnalazioni@asvo.it.
Ricordiamo che l’abbandono di rifiuti non è solo un comportamento scorretto e dannoso, in particolar modo in questo periodo di emergenza sanitaria, ma è anche tassativamente vietato dalla Legge e quindi sempre passibile di sanzioni.
Il servizio di raccolta rifiuti porta a porta e stradale non subirà alcuna variazione.
Il Presidente di ASVO, Luca Michelutto, invita tutti gli utenti a rimanere a casa: “Solo limitando gli spostamenti a motivi di lavoro, salute e necessità stringenti, come previsto dal decreto, potremo arginare la diffusione del contagio”.