L' ABBANDONO DEI RIFIUTI E' UN REATO AMBIENTALE.

18 MARZO 2013

   Asvo e comuni soci serviti insieme per eliminare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, fenomeno che  deturpa l’ambiente, è segno di inciviltà e richiede interventi straordinari facendo pagare più tasse ai cittadini.

     Tra i rifiuti ritrovati più frequentemente dal personale aziendale   lungo fossi, aree verdi, ecc. ricordiamo i frigoriferi, i mobili in genere, le tapparelle, i calcinacci, le ramaglie e i sacchi di erba, i secchi vuoti di pitture edili e di vernici, le finestre, i neon e  i pezzi di eternit, ecc.

   Una prima iniziativa editoriale  intrapresa da Asvo e Comuni soci serviti, rivolta sia ai cittadini che gli operatori economici è una locandina che sarà esposta in tutti gli esercizi pubblici, alberghi, ecc. , inzialmente  nei comuni di San Michele al Tagliamento e di Cinto Caomaggiore, che oltre a rappresentare efficacemente  con immagini eloquenti come l'ambiente venga decisamente rovinato dall'abbandono dei rifiuti, contiene anche le disposizioni di legge più recenti in materia di reati ambientali (Dlgs 152/2006, art. 255 e art. 256)
    
     E’ incomprensibile infatti come, soltanto  poche persone per fortuna, prive di senso civico, anziché usufruire dei servizi ambientali che l’azienda mette a disposizione,  ( gli ecocentri: sono 10  gli ecocentri  funzionanti negli 11 comuni soci  per cui tutti i comuni sono serviti, sistema di smaltimento dei rifiuti da preferire perché a costo zero e perché il conferimento diretto dei rifiuti a questi impianti contribuisce a contenere i costi dei servizi ambientali oppure, se impossibilitati, il ritiro a domicilio con prenotazione telefonica), preferiscano abbandonare rifiuti sia non pericolosi  che  pericolosi che grandi danni potrebbero causare  anche alla salute dell’uomo.

    Nell’invitare tutti, cittadini ed imprese ad utilizzare la vasta gamma di servizi ambientali che la nostra azienda offre, ricordiamo quanto disposto dal Dlgs 152/2006, art. 255 e art. 256:

ILLECITO AMMINISTRATIVO (Art. 255)                                                              
    
Chiunque abbandona o deposita rifiuti o li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con la seguente sanzione amministrativa pecuniaria:
>   Abbandono rifiuti NON PERICOLOSI, da 300,00 a 3.000,00 euro
>   Abbandono RIFIUTI PERICOLOSI, la sanzione amministrativa aumentata fino al
      doppio.


ILLECITO PENALE (Art. 256)

Per i titolari di imprese e i responsabili di enti che:

> effettuano attività di raccolta, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione;

> abbandonano o depositano in modo incontrollato rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali e sotterranee, sono previste le seguenti pene ed ammende:

- pena di arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda da 2.600,00 a 26.000,00 euro se si tratta di RIFIUTI NON PERICOLOSI;

- pena di arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 2.600,00 a 26.000,00 euro se si tratta di RIFIUTI PERICOLOSI.

Grazie dell’attenzione
                                                                                                                                                                     
                                                                                               Area Comunicazione


 
» Locandine S. Michele al T. e Cinto C.contro l'abbandono dei rifiuti. «